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Immagine di copertina per onboarding e re-employment

Onboarding e Re-employment nel CCNL per i dipendenti del settore ICT

La fase iniziale di un rapporto di lavoro è estremamente delicata. Essa può infatti determinare il livello di fidelizzazione e di coinvolgimento del dipendente e impattare sulle sue performance nel tempo.

Per questo l’obiettivo strategico di questa fase è fornire al nuovo dipendente tutti gli elementi (conoscenze, competenze e abilità) che gli permettano di sentirsi fin da subito parte integrante dell’azienda, sia a livello organizzativo, sia di cultura aziendale.

Cifa e Confsal, riconoscendo l’importanza di sostenere un’occupazione di qualità e di rafforzare i processi di inserimento e reinserimento lavorativo, hanno introdotto con la sottoscrizione del CCNL per i dipendenti delle aziende operanti nel settore ICT, specifici processi di Onboarding e di Re-employment.

Questi processi hanno lo scopo di incentivare lo sviluppo di nuove competenze e sono attivabili per le persone neoassunte (onboarding) o in stato di vulnerabilità (re-employment) acquisite dall’azienda con contratto a tempo indeterminato. I processi di onboarding e re-employment si fondano su iniziative di rotazione del personale e sulla formazione On The Job, affinché il datore di lavoro possa offrire al nuovo dipendente una più ampia panoramica dell’organizzazione e dei processi aziendali, affinando nel lavoratore anche importanti competenze trasversali, come la flessibilità e l’adattabilità.

Il CCNL prevede che questi due regimi abbiano una durata di 24 mesi, strutturati in due distinte fasi. La prima fase, collocata nel primo anno di assunzione, prevede uno o più percorsi di Job Rotation di equivalente durata (ad es. quattro mesi in tre diverse aree dell’azienda). La seconda fase, che avrà una durata di ulteriori 12 mesi, prevede che il lavoratore vada a ricoprire il proprio ruolo di approdo in azienda, cioè quello per il quale è stato assunto, supportato da una formazione On The Job al fine di perfezionare le competenze precedentemente maturate e di svilupparne delle nuove. Tale formazione sarà impartita da uno o più tutor e avrà durata minima di 60 ore da svolgere nell’arco dell’anno.

I processi di Onboarding e Re-employment saranno strutturati attraverso un piano formativo, ricevuto contestualmente alla lettera di assunzione, che il datore di lavoro dovrà trasmettere anche all'Ente Bilaterale EPAR  affinché ne possa verificare le congruità rispetto a quanto stabilito dal CCNL.

Considerando l'obbligo di dare uno specifico sostegno e di erogare una specifica formazione al lavoratore, tali regimi prevedono la possibilità, per il datore di lavoro, di riconoscere al dipendente una retribuzione ridotta, rispetto alla categoria ordinaria di inquadramento, per i primi due anni dall'assunzione. La retribuzione è stabilita dalle tabelle retributive allegate al CCNL.

Laddove, invece, non sussistano le condizioni per attivare la Job Rotation, prevista dalla prima fase dei percorsi, il datore di lavoro dovrà comunque garantire un processo di Onboarding o di Re-employment della durata di 24 mesi, fornendo ai lavoratori una specifica formazione On The Job che non potrà essere inferiore a 120 ore nei primi due anni dall’assunzione.

Il testo integrale del CCNL ICT è consultabile e scaricabile al seguente link: https://www.cifaitalia.it/cifa-cosa-facciamo/ccnl.html

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